Pittore, incisore e scultore italiano. Figlio di uno scultore artigiano,
studiò all'accademia di Bologna e all'accademia di San Luca di Roma,
specializzandosi in disegno e in incisione. Divenuto amico di F. Keisermann,
iniziò con lui a ritrarre i paesaggi dei castelli romani, raggiungendo
una perfezione formale neoclassica, e tuttavia avendo come soggetto preferito la
realtà popolare; ne derivò una espressione pittorica naturale ed
elegante, vivace e immediata. Raccolse nelle sue opere personaggi caratteristici
e scene di vita popolare: celebre è un gruppo di acquarelli del 1807
conservato agli Uffizi, nonché una serie di caricature incise
all'acquaforte, i
Buffi caricati (1809) e la serie di stampe sui
Costumi picareschi (1809). Illustrò nel 1823 il
Meo Patacca
di Giuseppe Berneri, la
Divina Commedia (1826), la
Gerusalemme
Liberata (1827), l'
Orlando Furioso (1929). Fu inoltre illustratore di
avvenimenti storici, come la
Istoria Romana (1810), la
Istoria
greca (1821) e la
Guerra di Spagna di Napoleone; rimase incompiuta
l'illustrazione dell'
Asino d'oro di Apuleio (Roma 1781-1835).